Chi sono
UN PO' DI STORIA E DI PROGETTI... Il negozio nasce inizialmente nel 1957 ad opera di Renzo Missorini. Claudio Celli subentra nel 1975 portando, a soli 21 anni, l'aria di novità che si confà ai giovani di quell'età, ma soprattutto di quell'epoca in cui il cambio generazionale fu davvero forte! Nel 1996 il vecchio proprietario si ritira ed il negozio lo prende Claudio dando vita alla ditta CelliClaudio c.s.a.s. Durante il percorso partecipano allo "sviluppo" dell'azienda due ragazzi, Massimiliano prima e Federico poi. Si arriva, infine, al 2005 quando arrivo io.Entro in punta di piedi, convinta di voler lavorare solo nel settore maschile, ma la mia è una mente in fermento e quel tipo di lavoro mi andava stretto; cominciamo a cambiare un po' il negozio dandogli anche un'impronta femminile, tanto per tastare il terreno e, nel frattempo, nonostante un diploma come mastro d'arte (consegnato all'UNFASS) mi iscrivo all'ANAM a Viareggio per rispolverare un po' di tecniche.La frequenza dura poco più di un anno, giusto il tempo di rientrare nel sistema, e subito m'iscrivo alla prima gara nazionale, il Trofeo del Nord Italia a Torino, da cui ne esco vincitrice. Lo stesso anno partecipo al Campionato Italiano a Milano dove torno sul podio, questa volta al terzo posto. Non male come inizio!Gasata dal successo conseguito in così poco tempo, l'anno successivo (2009) partecipo di nuovo al Campionato Italiano, questa volta a Padova; il successo arriva a pieni voti e salgo sul gradino più alto del podio. Nel frattempo entro a far parte dell'organico dell'Accademia ANAM di Viareggio come docente, ma continua il mio percorso nell'ambito della competizione: è il 2010 e si vola verso Catania di nuovo al Campionato Italiano dove c'è di nuovo una vittoria per me!Nel frattempo cresco come docente e, a seguito delle vittorie conseguite, nel 2014 vengo nominata Direttore Tecnico Artistico per la squadra della Toscana, quindi niente più pedane nazionali come concorrente, ma come allenatore e non solo: anche come Giurato Nazionale per le discipline femminili. Ma le gare sono adrenalina pura, la pedana è emozione, tutto quello che appartiene alla competizione come concorrente mi mancava talmente tanto che, nel 2017, riesco ad entrare nella Squadra Nazionale ed ho il privilegio di rappresentare l'Italia ai Campionati del Mondo di acconciatura a Parigi!Ed ecco la svolta sia personale che professionale. Comincio a percorrere l'Italia in lungo e in largo per sei mesi, per seguire gli allenamenti, sei mesi fatti di treni, stazioni, corse, pianti, stress ma anche contatti con nuovi colleghi di ogni città, da Nord a Sud, bellissimo! In quel periodo c'è stata la mia fortificazione personale ma, soprattutto, la conoscenza di una realtà lavorativa che fino ad allora non mi apparteneva; è stato come capire per la prima volta dove veramente volessi arrivare, meraviglioso!Poi l'ennesima prova: a maggio, con la mia Squadra della Toscana, abbiamo partecipato ad un Campionato con giudici internazionali, affrontando le varie accademie dell'acconciatura italiane e lì è arrivata la mia prima grande vittoria da allenatore e dico grande perché le mie ragazze hanno occupato le prime due posizioni del podio e la prima metà della classifica sbaragliando concorrenti e allenatori davvero molto bravi.Ma poi arriva lui, il mio progetto, il mio sogno, la mia ambizione, finalmente la concretizzazione di ciò che fino ad ora rimbalzava nella mia mente senza avere contorni definiti, una serie d'immagini, di parole, di paure: il mio Salone!Lui che fino a febbraio di quest'anno era solo un "vorrei ma non posso", un qualcosa che mi attirava ma m'impauriva nello stesso momento; lui che ha preso vita su un foglio di carta e mai mi sarei aspettata che diventasse così; lui che è andato oltre le mie aspettative e che, man mano che cresceva e prendeva vita, ha fatto si che si concretizzasse in me quello che ho sempre voluto: l'eleganza.Da ora in poi il mio obbiettivo è quello di creare una donna elegante, di tirar fuori da ogni donna quella femminilità che questa nuova società ci sta togliendo, di far riscoprire l'essenza e il privilegio di essere DONNA, senza vergognarsi di essere TROPPO DONNA. Perché in realtà, una donna è troppo solo per il fatto di esserlo: una donna è mamma, è moglie, è amante, è amica, ma soprattutto, è eleganza, è l'icona della bellezza, è l'ispirazione delle più belle opere d'arte in poesia, pittura, scultura, nella moda, in tutte quelle forme d'arte che creano bellezza. La musa ispiratrice per eccellenza, è sempre lei....la donna.
Elena Pellegrini, (settembre 2019)
Elena Pellegrini, (settembre 2019)